domenica 6 ottobre 2013

Lettera aperta al Commissario del Parco Castelli Romani

Ho avuto l'onore di firmare la lettera aperta che ambientalisti ed associazioni del territorio dei Castelli Romani hanno indirizzato a Sandro Caracci, attuale Commissario dell'Ente Parco Castelli Romani.

Caracci arriva al Parco dei Castelli dopo un'altra (ennesima) stagione commissariale: quella di Matteo Orciuoli nominato dall'ex Presidente della regione Lazio Polverini.

Di commissariamento in commissariamento il Parco dei Castelli continua a scendere la china del degrado: discariche abusive, tagli indiscriminati di legname, caccia di frodo, Patti Territoriali che in deroga a qualunque norma di protezione sventrano il territorio e lo prostituiscono agli appetiti di speculatori grandi e piccoli, favori e regalie fatte ad amici, amici di amici e amici di amici di amici...

Per vedere un Parco che fa il suo lavoro dobbiamo tornare a diversi anni fa, con la gestione ordinaria fortemente voluta dal Presidente della Regione Marrazzo e dall'allora Assessore all'Ambiente Zaratti. Quella gestione ordinaria che ha completato e depositato in regione il Piano d'Assetto del Parco, piano che è stato insabbiato in chissà quale cassetto della Regione Lazio.

Il fatto è che, a differenza delle gestioni ordinarie dell'Ente - dove competenze e politica si contemperano in un equilibrio difficile ma all'insegna del rispetto delle leggi e degli obblighi di tutela ambientale cui il Parco è preposto - i Commissari sono figure ambigue, teoricamente plenipotenziarie ma in realtà vincolate ad un rapporto di subalternità nei confronti degli interessi particolari che si agitano in Regione (quasi sempre finalizzati al mercimonio del territorio per finalità politico/elettorali) ed incapaci di far funzionare l'Ente come dovrebbe, anche al netto delle loro buone intenzioni e delle effettive capacità.

La lettera è stata pubblicata da diversi quotidiani, qui di seguito riporto la pagina dell'Osservatorio Laziale.


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